Pd, Lega e Fdi disertano il consiglio comunale a Viareggio per il 25 aprile

Il sindaco: “Lasciando quei banchi vuoti i consiglieri hanno tradito la memoria”. La replica dem: “Si è voluto creare un caso”
E’ polemica a Viareggio per la mancata partecipazione al consiglio comunale per le celebrazioni del 25 aprile dei consiglieri del Pd, della Lega e di Fratelli d’Italia.
A stigmatizzarne l’atteggiamento il sindaco Giorgio Del Ghingaro: “Il Pd di Viareggio è diverso. Ieri – ricorda il sindaco – il presidente Mattarella ha onorato la Toscana celebrando il 25 aprile in Val di Chiana. Ed ha sottolineato il tributo di sangue che la nostra Regione, più di altre, ha pagato per la liberazione dal nazifascismo. Viareggio e la Versilia non fecero eccezione. Anzi. Sui nostri monti l’eccidio di Sant’Anna, sulla nostra spiaggia le mine anti sbarco. Affacciate sulle strade, di solito operose, le porte sbarrate e le case deserte per lo sfollamento forzato. Eppure lungo la Passeggiata, come ricordava il senatore Pieraccini crescevano i girasoli: un’immagine forte, che mi ha sempre colpito perché condensa in una pennellata di giallo, l’abbandono di una città e insieme la speranza della rinascita”.
“Pieraccini ricordava la Resistenza intrecciando, come dita di mani, leggenda e amore – prosegue Del Ghingaro -: la corsa da Firenze al mare in sella alla bicicletta, la moglie e l’ombrello aperto sotto la pioggia, i volantini da consegnare. Gli eroi sono tutti giovani e belli, diceva Guccini. Meno giovani e meno belli sono sembrati ieri i consiglieri del Partito Democratico di Viareggio, che insieme a quelli della Lega e Fratelli d’Italia, in nome di non si sa bene quale idea, non si sono presentati alle celebrazioni in consiglio comunale. Quei banchi sono rimasti desolatamente vuoti, non solo di fronte al sindaco, agli assessori e ai consiglieri presenti che ringrazio, ma anche di fronte ai simboli dell’Anpi, alle bandiere nazionale e d’Europa, che dal 25 Aprile è nata, ai cittadini intervenuti che probabilmente in parte da loro si sentono, e avrebbero dovuto, essere rappresentati”.
“Vuoti di fronte e ai ragazzi delle scuole, che – osserva Del Ghingaro – sono il futuro e che raccontavano le loro ricerche con guance arrossate per l’emozione di parlare in un consesso istituzionale. Quei consiglieri ieri, con la loro assenza, hanno fatto rumore perché hanno tradito la Memoria. Memoria che è collettiva ma di cui proprio il Partito Democratico, più di altri, si professa erede e testimone. Il Presidente Mattarella, nel suo discorso come sempre impeccabile, ha ricordato le parole di Aldo Moro: ‘Tra i morti della Resistenza vi erano seguaci di tutte le fedi. Ognuno aveva il suo Dio, ognuno aveva il suo credo, e parlavano lingue diverse, e avevano pelle di diverso colore’. Perché la Resistenza non è stata una scelta di odio, ma di dignità. Dignità che fra quei banchi vuoti ieri è mancata. Il 25 Aprile è per l’Italia una ricorrenza fondante: il gruppo consiliare del Pd, esattamente come quelli della Lega e di Fratelli d’Italia, non l’ha celebrata”.
Non tarda ad arrivare la replica del Pd Viareggio: “Il sindaco – sostengono gli esponenti dem – continua a mistificare la realtà per creare un caso su una giornata importante come quella del 25 aprile, lo fa in modo becero, volgare e falso con l’unico scopo di diffamare chi non la pensa come lui. Abbiamo ricevuto convocazione dell’iniziativa in cui era presente il sindaco solo il 24 aprile e con una pec il capogruppo ha informato che aveva un precedente impegno familiare e non sarebbe potuto essere presente in Consiglio comunale ma che avrebbe partecipato, come poi è stato, alle consuete celebrazioni alle 10 in largo Risorgimento, con la deposizione della corona ai piedi del monumento della Resistenza. I consiglieri comunali della sua maggioranza si sono premurati di giustificare le varie assenze? Il sindaco lo sa che le celebrazioni del 25 aprile non si tengono solo in sua presenza? Nessuna rivolta tra gli iscritti, nessuna assenza. Il 25 aprile per il pd è stata una meravigliosa giornata di festa in tutta la Versilia dove numerosi iscritti e cittadini hanno partecipato ad iniziative che si sono tenute a Viareggio (anche nella sede del consiglio comunale e il sindaco lo sa), Camaiore, Stazzema e addirittura Milano. Il 25 aprile celebra la libertà anche di festeggiarlo e ricordarlo dove e come si vuole, con buona pace di chi è in cerca di costanti scontri e visibilità”.