Nuova gara dei servizi educativi a Pietrasanta, sindacato preoccupato per la possibile riduzione di personale

7 giugno 2024 | 08:37
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Nuova gara dei servizi educativi a Pietrasanta, sindacato preoccupato per la possibile riduzione di personale

Fp Cgil e Uil Fpl dopo le assemblee dei lavoratori: “Non si tutela chi da oltre 20 anni svolge il servizio dei nidi alle famiglie”. Sul piede di guerra anche Confcooperative

Le lavoratrici dei nidi Aquilone, Bambi, Scubidù, Il Castello e la giocheria Colibrì riunite in assemblee sindacali esprimono la loro apprensione per la nuova gara dei servizi educativi del Comune di Pietrasanta.

“La preoccupazione – dicono Michele Massari della Fp Cgil e Marco Morbidelli della Uil Fpl – deriva dalla presa visione dai documenti di gara dai quali emerge una evidente scarsa conoscenza dei servizi che fino alla data odierna sono stati erogati alle famiglie dalle cooperative che a tutt’oggi gestiscono il servizio. Ad un primo colpo d’occhio può sembrare che ci sia una estensione dei servizi. In realtà quando si scende nei dettagli si palesa un taglio di oltre il 20 per cento con una possibile riduzione di personale rispetto all’attuale organico pari a circa 5/6 educatori e 4/5 ausiliari in meno. A questo grave quanto ingiustificato taglio di personale (i bimbi ci sono e anche le richieste del servizio) si aggiunge la beffa che il riferimento al costo del lavoro scritto sul bando di gara indica l’uso di tabelle ministeriali elaborate nel 2020″.

“Tutto ciò – spiegano ancora – malgrado a marzo di quest’anno sia stato firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro che viene applicato dalle cooperative sociali (con un aumento del 15% circa) e del quale l’amministrazione comunale sembra non voler tener conto.
Viene pertanto indetto lo stato di agitazione. Nella richiesta che verrà formulata al prefetto per il tentativo di conciliazione specificheremo che sarà determinante la presenza della stazione appaltante in quanto il motivo del contendere non è nei confronti delle cooperative che attualmente gestiscono il servizio ma nei confronti dell’amministrazione comunaleche attraverso questo bando di gara non tutela le lavoratrici che da oltre 20 anni svolgono il servizio dei nidi alle famiglie“.

“Le lavoratrici ed il sindacato – concludono Massari e Morbidelli – si rendono disponibili a un confronto con l’amministrazione comunale ed i sui tecnici per fornire la competenza, la professionalità e l’esperienza di oltre 20 anni di lavoro sul campo, affinché l’offerta di servizi alla cittadinanza sia realmente estesa, senza la perdita di posti di lavoro e con una corretta retribuzione”.

Sul tema anche Confcooperative Federsolidarietà Toscana, Legacoop Dipartimento Welfare, Agci Imprese Sociali, sulla scia della lettera inviata dall’Osservatorio Regionale Appalti al Comune, osservatorio composto dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl e Uil Fpl oltre che dalle centrali cooperative.

“Il Comune di Pietrasanta – dicono – sospenda la gara per l’affidamento della gestione dei servizi educativi di prima infanzia per gli anni 2024-2027, che rischia di creare un precedente dirompente. La base d’asta è troppo bassa, le ore di servizio ridotte all’osso e mal distribuite e la rimodulazione del personale riducono drasticamente la qualità del servizio. Una decisione incomprensibile tanto più che un Comune vicino come quello di Capannori si sta comportando in modo completamente diverso, riconoscendo gli adeguamenti”.

“Il Comune si trincera dietro la mancata pubblicazione delle tabelle ministeriali del nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro della cooperazione sociale e ha costruito la base d’asta sul costo del lavoro del settembre 2020, non volendo tener conto che il nuovo contratto ha comportato un aumento di più del 15% – dicono Confcooperative Federsolidarietà Toscana, Legacoop Dipartimento Welfare e Agci Imprese Sociali – e che la prima tranche già applicata dalle cooperative a febbraio 2024 comporta un aumento del 6,51%”.

Vanno modificati anche altri punti del capitolato di gara – dicono le tre centrali cooperative – come la riduzione oraria effettuata sul personale educativo ed ausiliario, rispetto al modello organizzativo attuale, accettato sino ad oggi dal Comune di Pietrasanta, che comporta un servizio qualitativamente inferiorerispetto a quello erogato ed una drastica riduzione di personale impiegato”.

“Le istituzioni hanno il dovere di erogare servizi pubblici, anche se in concessione, tutelando le esigenze dei cittadini che possono fruire di tali servizi – sottolineano Confcooperative Federsolidarietà Toscana, Legacoop Dipartimento Welfare, Agci Imprese Sociali -. La documentazione della gara, invece, fornisce un quadro contraddittorio con un’evidente impossibilità di formulare un’offerta adeguata e sostenibile, garantendo un livello qualitativo appropriato ed una gestione basata sulla corretta applicazione del contratto di lavoro”.

“Di fronte alla contestazione del bando il Comune di Pietrasanta ha risposto con una lettera che trasuda saccenza e arroganza, non certamente il modo corretto per concertare adeguati correttivi al bando di gara. Tuteleremo i servizi pubblici – concludono Confcooperative Federsolidarietà Toscana, Legacoop Dipartimento Welfare e Agci Imprese Sociali – i diritti dei lavoratori ed il diritto all’esistenza della cooperazione sociale”.