Torre del Lago, una festa di tutta la cittadinanza per il Belvedere rinnovato
Il taglio del nastro ha aperto una serata dedicata al maestro Puccini nelle parole di Stefano Massini. I ringraziamenti del sindaco, che ricorda lo ‘scontro’ con il sottosegretario Sgarbi
E lucean le stelle… sul belvedere rinnovato di Torre del Lago, con la statua del maestro che guarda il suo amato Massaciuccoli dando le spalle alla villa che fortemente ha voluto per sè nella quiete di un territorio che a lungo lo ha ispirato.
È stata una grande festa di tutta la cittadinanza quella che ieri sera (21 giugno) ha organizzato il Comune di Viareggio per restituire simbolicamente a Torre del Lago il suo belvedere, dopo mesi di dibattiti, critiche, polemiche che, come spesso succede, si sono dissolte al momento del taglio del nastro.
Poco dopo le 21 il sindaco Giorgio Del Ghingaro è arrivato sul belvedere tirato a lucido mentre il viale Puccini veniva illuminato con le arie più famose del maestro. Con lui la prefetta Giusi Scaduto e la Soprintendente Angela Acordon. E ancora l’intera giunta comunale, i consiglieri di maggioranza e di opposizione di Torre del Lago, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini e, in platea, anche i professionisti e i tecnici che hanno lavorato alla riqualificazione, a partire dal professor Biagio Guccione.



































Dopo il taglio del nastro ufficiale, in favore di lago, davanti a tanta gente vogliosa di riappropriarsi dello spazio pubblico, fra Villa Puccini e il Gran Teatro, sul palco della manifestazione organizzata per l’occasione è salito il parroco, don Leonardo, per una sentita e quasi commossa benedizione del belvedere. Per lasciare spazio al sindaco che, in pochi minuti, ha ripercorso la vicenda anche piuttosto tormentata che ha portato all’intervento di riqualificazione. Del Ghingaro ha ringraziato la prefetta per la presenza istituzionale per la prima volta a Torre del Lago, ha ringraziato calorosamente la Soprintendente Angela Acordon, il cui apporto è stato fondamentale per la realizzazione dell’opera e tutti coloro, in giunta e in Consiglio, per mesi hanno lavorato affinché il progetto diventasse realtà.




































Non è mancato un accenno allo scontro con l’allora sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi: “Ho sempre considerato – ha detto – ogni apporto al dibattito, anche il più duro, come importante per raggiungere il risultato. Con Sgarbi il confronto è stato franco ma alla fine abbiamo raggiunto l’accordo. Quel giorno ho voluto che ci fossero anche i professionisti e i tecnici presenti e ricordo che dopo che Sgarbi ci aveva tenuto per qualche minuto intorno al tavolo spiegandoci nei dettagli qual era il modo migliore per progettare l’opera a un certo punto fu interrotto dal professor Guccione che gli disse: ‘Se fossi stato un mio studente ti avrei bocciato’. Tutto fu stemperato da una risata e da allora si è instaurato un rapporto fra Sgarbi e Guccione”.
La parola d’ordine, per la giunta Del Ghingaro, anche in questa occasione è stata ‘bellezza’. La bellezza ritrovata da un luogo in cui gli interventi non finiscono, anche grazie agli stanziamenti del comitato per le celebrazioni pucciniane (il presidente Alberto Veronesi era presente alla serata). Del Ghingaro ha citato i futuri interventi per Villa Caproni, per il Gran Teatro, per cui è imminenti l’inizio della stagione del Festival Pucciniano e per Villa Orlando.
Dopo le istituzioni lo spazio è stato lasciato alla cultura e allo storytelling di un maestro del racconto come Stefano Massini accompagnato dagli artisti del Festival Puccini: la soprano Marina Medici, il tenore Lorenzo Papasodero e Silvia Gasperini al pianoforte.
Massini ha scavato nella dimensione pubblica e privata del maestro. A partire dalla sua composizione, Casa mia, casa mia, che era dedicata proprio alla villa di Torre del Lago. Quella che ha in sé quello che è diventato un famoso detto toscano: “Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia tu mi sembri una badia”. E poi la passione per la musica, le ispirazioni arrivate da Torre del Lago e dal Belvedere, la passione per i motori (“Fu lui – ricorda Massini – ad essere uno fra i primi multati della storia per eccesso di velocità), per le barche e per le donne. Un racconto, con tratti anche inediti, che ha incantato tutti i presenti, assieme alle note del maestro, che già prima del taglio del nastro risuonavano dal ‘suo’ pianoforte in Villa sotto le dita di Riccardo Arrighini e dalla tromba di Andrea Tofanelli.
A chiudere la serata, dopo un laser show musicale sul lago di Massaciuccoli, un brindisi per tutti i presenti. Il miglior modo per festeggiare tutti insieme un luogo, una storia, un risultato importante per l’intera città. E il maestro Giacomo Puccini nell’anno del centenario della sua morte.
Ma le celebrazioni non finiscono qui. Oggi (22 giugno) sul Belvedere alle 18,50 è in programma la performance della scuola di danza Giselle Le Villi, alle 19 il concerto di Andrea Tofanelli (tromba) e Riccardo Arrighini al pianoforte mentre alle 19,50 la performance della scuola di danza Giselle Gianni Schicchi. Domenica (23 giugno) alle 19 sul Belvedere si terrà invece il concerto del corpo musicale G. Pardini e della corale Giacomo Puccini.




Foto e video di Petre Voinea e Martina Del Grosso