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Sicurezza a Viareggio, Eros Baldini: “Non basta la repressione, serve l’intervento della comunità”

16 settembre 2024 | 20:59
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Sicurezza a Viareggio, Eros Baldini: “Non basta la repressione, serve l’intervento della comunità”

Di diverso avviso Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega: “I governi di centrosinistra ci hanno lasciato una legislazione premiale e buonista”

Viareggio ha disperato bisogno di un piano integrato per migliorare la sicurezza, affrontando microcriminalità e spaccio attraverso una strategia multidisciplinare”. Lo sottolinea il responsabile regionale toscano per la giustizia di Forza Italia, Eros Baldini, a seguito dei recenti fatti di cronaca.

“È sicuramente necessaria, seppur non sufficiente, una maggiore presenza delle forze dell’ordine con pattugliamenti più frequenti e un miglior coordinamento tra polizia municipale, polizia di Stato e carabinieri – spiega -. Data la situazione di evidente emergenza non va esclusa la necessità di essere nuovamente costretti a ricorrere all’impiego delle forze armate attraverso il programma Strade Sicure, visti i positivi effetti che ha a suo tempo generato.  Si dovranno dunque intensificare le operazioni contro lo spaccio e la microcriminalità, con particolare attenzione al fenomeno della delinquenza giovanile”.

Su un punto però il  responsabile del dipartimento giustizia di Forza Italia è particolarmente deciso. “L’impiego della forza pubblica con scopi di repressione e dissuasione non basta – aggiunge – È imprescindibile l’intervento della comunità: deve essere coinvolta attraverso comitati di quartiere e iniziative di controllo di vicinato”.

È richiesto anche l’intervento dell’amministrazione comunale. “Potenziare l’illuminazione pubblica e riqualificare gli spazi urbani degradati – propone Eros Baldini – per ridurre i rischi di attività illegali. Promuovere inoltre interventi sociali ed educativi, con programmi rivolti ai giovani coordinati con percorsi di formazione e lavoro; contestualmente sviluppare programmi di cura e reintegrazione sociale per i tossicodipendenti, prevenendo così il ricorso alla criminalità”.

Secondo l’esponente azzurro solo il rafforzamento delle forze locali, insieme a un’urbanistica mirata alla sicurezza ed alla partecipazione dei cittadini, potrà completare la strategia. “Ma tutto questo sarà inutile, senza interventi decisi al fine di regolare a livello nazionale il fenomeno dell’immigrazione irregolare – conclude Baldini – È doveroso rispettare l’obbligo di accoglienza, ma solo per i flussi migratori sostenibili: quelli cioè che possano prevedere reali possibilità di inclusione ed integrazione. Solo in tal modo sarà possibile prevenire situazioni di emarginazione che sono inevitabilmente destinati alimentare la microcriminalità. Viareggio deve puntare a creare un ambiente più sicuro e inclusivo, con interventi che uniscono prevenzione, repressione e coinvolgimento della comunità”.

Sempre sul tema della sicurezza anche il consigliere regionale Massimiliano Baldini della Lega: “Il “mestiere” del ladro, del rapinatore, è un “mestiere” molto pericoloso, oltre che illegale, perché è impossibile controllare la dinamica di ciò che può accadere quando si decide di aggredire una persona, minacciandola, per rubargli i propri beni personali. Molto spesso accade che il rapinato, oltre a perdere i beni che gli vengono ingiustamente e violentemente sottratti subisca anche colluttazioni tali da provocargli lesioni, lesioni gravi o addirittura la morte”.

“In altri casi – come è successo a Viareggio – è il ladro a rimetterci la vita pagando ad altissimo prezzo lo scippo e sarà l’istruttoria processuale a determinare con certezza tutti gli aspetti penalmente rilevanti della dinamica di quanto accaduto e quindi a definire il tipo di reato commesso ed a misurare il grado di responsabilità (ivi compreso quello di imputabilità al momento del fatto) di Cinzia Dal Pino, seppure – sia chiaro – farsi giustizia da soli non e’ certo ammissibile in un ordinamento democratico come il nostro, tanto pià determinando conseguenze estreme seppure nei confronti di un delinquente arcinoto alle forze dell’ordine ed alla comunità”.

Così interviene Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega. “Però queste considerazioni non devono far perdere di vista la genesi, il contesto ambientale di quanto è occorso e cioè che Viareggio e Torre del Lago, ormai da qualche anno, stanno vivendo una stagione di episodi criminosi gravissima che non pare trovare pace – basta aprire un quotidiano ogni mattina per constatarlo – e che ha ingenerato nelle persone, nelle famiglie, fra i turisti, nei lavoratori e fra i commercianti e gli imprenditori, a cominciare proprio dai balneari, paura, esasperazione e rabbia”.

“La città – continua l’esponente del partito di Matteo Salvini – ormai da tempo, non è più sicura a nessuna ora del giorno e se quest’anno abbiamo avuto la signora anziana rapinata in pineta di ponente, finita all’ospedale come colui al quale hanno sottratto lo zaino nella pineta al confine fra Vecchiano e la frazione pucciniana che quasi ci rimette la vita, oltre alle plurime aggressioni ai giovani in Passeggiata, agli autisti dei mezzi pubblici ed alle attività commerciali prese di mira come fu il caso di Ruffo, le risse alla stazione con tanto di spari o lo spuntare di video con malavitosi armati di machete che inneggiano contro le forze dell’ordine; negli anni scorsi ci sono state aggressioni similari come la signora trascinata per strada dal ladro il cui video è diventato virale sul web, le tre spaccate alla boutique di lusso. Caos sempre in passeggiata, il furto dell’orologio al campione di automobilismo Leclerc la cui notizia fece il giro del mondo e la mattonata in testa al poliziotto in pineta di ponente, da parte degli spacciatori che sfiorò un’altro evento letale”.

“Quest’anno, il governo Meloni – anche grazie ai nostri incessanti incontri, solleciti e dossier in questura, in prefettura ed al ministero dell’interno – precisa il consigliere regionale – ha inviato rinforzi nel periodo estivo ma la situazione è tale per cui non bastano, sono insufficienti e torneremo a Roma, insieme ai nostri Parlamentari, affinché ulteriori uomini e mezzi giungano a Viareggio ed in Versilia fissi e non solo nel periodo estivo. Purtroppo i governi di centrosinistra ci hanno lasciato la solita legislazione premiale e buonista e chi delinque oggi è già fuori il giorno dopo in barba al principio di certezza della pena e sbeffeggiando Carabinieri e Polizia, anche perché molti magistrati interpretano le leggi in senso permessivo, spesso avvalendosi del contraddittorio concetto di “tenuità” del reato”.

Il pacchetto sicurezza – conclude Massimiliano Baldini – è prossimo all’approvazione in Parlamento e conterrà più strumenti a tutela dei cittadini e delle forze dell’ordine ma certo è incredibile ed inaccettabile che chi aveva fermato l’immigrazione illegale, fenomeno al quale va in larga parte addebitata l’esplosione di reati, violenze ed aggressioni, contrastando altresì l’attività e gli interessi delle Ong – Matteo Salvini, miglior ministro dell’interno che l’Italia abbia mai avuto – non sia più alla guida del Viminale ed, anzi, debba oggi difendersi da una richiesta di sei anni di carcere per aver difeso il suolo italiano e fatto con successo ciò che gli italiani gli avevano chiesto votando lui e la Lega”.

massimiliano baldini