Ospedale Versilia: un focus su salute e sicurezza dei lavoratori nella cantieristica navale

Ieri (11 ottobre) il seminario dedicati in particolare a Rls, sindacati, medici e aziende
Salute e sicurezza dei lavoratori nella cantieristica navale. Questo il titolo del seminario che si è è svolto ieri (11 ottobre) nell’auditorium dell’ospedale Versilia, rivolto in particolare a Rls, Rlst, Rlss, Rspp, medici competenti, organizzazioni sindacali e aziende.
Hanno aperto la giornata i saluti istituzionali e l’introduzione alla giornata della funzionaria programmazione della struttura di prevenzione e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro della Regione Toscana Stella Lanzilotta e della direttrice del dipartimento della prevenzione dell’Azienda Usl Toscana nord ovest Roberta Consigli.
L’incontro è quindi entrato nel vivo con le relazioni – moderate dal responsabile dell’unità funzionale di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro della Versilia Maurizio Mariani – dei rappresentanti dei settori della Prevenzione dei vari territori dell’Asl che hanno approfondito le esperienze di vigilanza: Alessandro Musmeci ha parlato della zona Livornese, Nicola Cozzani della zona Apuane, Andrea Cini della zona Pisana, Massimo Graziani della Bassa Val di Cecina e Val di Carnia.
Dopo gli interventi degli Rls e dei rappresentanti sindacali, la psicologa Alessandra Pistelli ha affrontato il tema degli infortuni e delle malattie professionali in questo ambito.
Il comparto di cui si è parlato nel corso dell’evento è di ampio interesse perché è presente in tutto l’ambito costiero toscano con importanti punte di eccellenza e di interesse trasversale.
Sono infatti coinvolte molteplici lavorazioni che si svolgono simultaneamente nei capannoni e all’interno delle imbarcazioni in costruzione, con rischi spesso interferenti per i lavoratori. Si tratta per la gran parte di elettricisti, idraulici, falegnami, impiantisti, saldatori, verniciatori.
Come è stato evidenziato nell’incontro, sono presenti rischi sia per la salute che per la sicurezza: chimico e cancerogeno (verniciatura, stuccatura, legni, fumi di saldatura, polveri) sovraccarico biomeccanico e posture incongrue, rischi fisici (vibrazioni, radiazioni artificiali, rumore), rischi di cadute dall’alto e per attività svolta in ambienti confinati.