Caso Monte Altissimo, le associazioni querelano per diffamazione il sindaco Alessandrini

Mandato all’avvocato Gabriele Dalle Luche per le affermazioni del sindaco dopo le proteste a margine del consiglio del 30 giugno 2023
Le associazioni Cipit Seravezza, Comitato indipendente per la partecipazione, l’informazione e la trasparenza, La voce degli alberi e Tutela ambientale Versilia di Pietrasanta, Amici della Terra Club Versilia di Forte dei Marmi informano di avere dato all’avvocato Gabriele Dalle Luche di Pietrasanta mandato di presentare denuncia – querela alla procura di Lucca in relazione al fatto che in data 30 giugno 2023, nel corso dello svolgimento del consiglio comunale di Seravezza il sindaco Lorenzo Alessandrini si era rivolto ai partecipanti ad una pacifica e autorizzata protesta, che si era svolto nel pomeriggio, promossa proprio dalle associazioni ambientaliste ecologiste e civiche, “con espressione – dicono i proponenti – diffamatorie e gravemente lesive della reputazione e dell’immagine di dette associazioni e dei suoi rappresentanti”.
L’episodio si verificò in occasione della protesta, che suscitò la proposta definita di conciliazione avanzata dall’Henraux Spa condivisa dalla giunta comunale che la sera del 30 giugno 2023 la portò in approvazione del consiglio comunale riunito on line.
La civile protesta che si svolse nel pomeriggio di quello stesso giorno innanzi al palazzo comunale che risultò chiuso, era sostanzialmente orientata a manifestare dissenso per l’ipotesi di alienazione del Monte Altissimo e del Monte Pelato che avrebbe dovuto porre fine al contenzioso ultratrentennale, avviato proprio dal Comune di Seravezza e che vedeva coinvolta anche la Regione Toscana, “in relazione alla qualitas soli di terre dichiarate – dicono le associaziooni – nella sentenza 39/2020 del giudice Catalani appartenenti al demanio civico e identificate come terre “occupate senza titolo alcuno” dalla società Henraux Spa di Querceta e da restituire agli aventi diritti naturali anche al fine della loro salvaguardia a vantaggio delle future generazioni. Detti terreni sono riconosciuti da parte dell’Unesco quale patrimonio dell’umanità e fanno parte del Parco Regionale delle Alpi Apuane”.
La denuncia – querela è stata depositata il 19 dicembre.