Qualità del sonno e sicurezza sul lavoro: il convegno di Cna Lucca




Gli esperti: “Sono oltre sessanta le malattie del sonno, con un lavoratore su otto che ne è affetto”
Sabato (18 gennaio) l’hotel Esplanade di Viareggio ha ospitato un convegno organizzato da Cna Lucca, dedicato all’importanza della qualità del sonno in relazione alla sicurezza sui luoghi di lavoro. L’incontro, che ha visto la collaborazione dello studio medico dentistico e clinica del sonno Santa Apollonia, nonché il contributo della Banca Bvlg, ha messo in luce una realtà preoccupante: oltre sessanta malattie del sonno, con un lavoratore su otto che ne è affetto.
Gli esperti intervenuti hanno sottolineato come gli errori umani siano responsabili del 60-80% degli infortuni sul lavoro, un dato che diventa ancora più allarmante se si considera che la qualità del sonno influisce direttamente su questi incidenti. In questo contesto, una delle considerazioni più rilevanti è la consapevolezza che, data l’incidenza di questa problematica nella vita di una persona, anche sul piano lavorativo, sia necessario un approccio interdisciplinare che sappia individuare la terapia più adatta al singolo caso.
“E’ fondamentale – conferma Rosaria Sommariva del Santa Apollonia – fare o effettuare una diagnosi adeguata per poter proporre al paziente una terapia personalizzata”.
Ma quando la scienza parla di un aumento del rischio di incidenti pari a 1,64 volte maggiore per chi soffre, ad esempio, di apnee notturne, come ha sottolineato Alberto Braghiroli, clinical leader gruppo Umanitas, l’importanza di sensibilizzare tutti a questi aspetti è chiara.
“La volontà di porre l’attenzione su questa problematica – ha detto Andrea Giannecchini, presidente Cna Lucca – nasce proprio dalla necessità di mostrare la correlazione fra il sonno e i suoi disturbi e gli infortuni sul lavoro, nonché sulla vita di ognuno dei nostri artigiani e delle loro famiglie”.
“Abbiamo tra i nostri soci molte imprese che operano in settori come le costruzioni, l’impiantistica, gli autotrasporti – commenta Damasco Rosi, direttore di Cna Lucca – che svolgono un lavoro per il quale l’attenzione e la concentrazione sono fondamentali per la sicurezza. Tutti fattori che, come ci hanno spiegato gli esperti, sono strettamente collegati anche alla qualità del sonno”.
La qualità del sonno incide in modo significativo anche su altre problematiche sanitarie, come ha spiegato Francesco Bovenzi, direttore di cardiologia dell’ospedale San Luca di Lucca: “Il rischio di morte improvvisa raddoppia in caso di disturbi del sonno. E se da una parte lo stile di vita – come l’esercizio fisico e l’eliminazione del fumo – è fondamentale, dall’altra è cruciale considerare anche i disturbi del sonno”.
E mentre lo psicologo EmanuelePalagi ha parlato della necessità di una vera e propria rivoluzione culturale necessaria per affrontare queste tematiche, il neurologo Marco Zucconi del S. Raffaele di Milano ha evidenziato come la sindrome del lavoratore su turni necessiti di un’organizzazione specifica che sia in grado di ridurre i rischi di incidenti sul lavoro.
Non solo rischio di incidenti, però, perché non dormire bene provoca anche un calo nell’efficienza lavorativa, come ha sottolineato la neurologa Enrica Bonanni dell’Università degli Studi di Pisa.
“Anche quando non si hanno sintomi evidenti – ha detto Bonanni – le prestazioni sul lavoro, il livello di attenzione, i tempi di reazione sono ridotti e si perde la capacità di previsione e di reazione. Oltre a ciò, il sonno influisce negativamente sulle malattie neurodegenerative”.
Tutte problematicità che peggiorano con l’aumento dell’età anagrafica, contribuendo ad un incremento della spesa sociale. Stefano Fumagalli, dell’Università di Firenze, ha messo in evidenza l’incidenza crescente dei disturbi del sonno nella terza età, un fenomeno destinato a intensificarsi nei prossimi anni con l’invecchiamento della popolazione. “Nel giro di pochi anni, gli ultra 65enni supereranno il numero dei nuovi nati, e sarà fondamentale affrontare con la massima attenzione le problematiche legate al sonno”, ha concluso Fumagalli.