Un fiore per le donatrici: omaggio e sensibilizzazione al Centro trasfusionale Versilia

La dottoressa Raffaelli: “La donazione di sangue vale il doppio: salva la vita a chi lo riceve e mantiene sano il donatore”
Ieri (8 marzo), di fronte al Centro trasfusionale dell’ospedale Versilia, le associazioni di volontariato del dono del sangue hanno offerto alle donatrici un piccolo omaggio floreale, per celebrare in maniera adeguata la Giornata internazionale della donna e promuovere la donazione di sangue e plasma.
L’iniziativa è stata promossa da Avis in collaborazione con Fratres e Fidas, con il sostegno di Coldiretti, che tra l’altro ha offerto un bel ricordo floreale anche a tutte le operatrici del Centro trasfusionale.
La direttrice del servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale dell’ospedale Versilia, Maria Silvia Raffaelli, ha parlato dell’ “altra metà del cielo delle donazioni” e ha ribadito che “l’8 marzo è tutti i giorni”.
“Le donatrici e i donatori tutti insieme – ha detto, tra le altre cose, la dottoressa Raffaelli – sono sempre presenti e nei momenti di difficoltà, come è accaduto all’inizio di gennaio quando mancava il sangue di gruppo zero, sono stati formidabili ed hanno permesso di risolvere il problema. Infatti se non ci sono i donatori la sanità non può andare avanti e questo lo sappiamo bene perché in carenza di sangue non si opera e non si possono fare certe terapie. E’ dunque fondamentale far capire anche ai più giovani l’importanza di questo nobile gesto, che può salvare una vita. La donazione periodica è inoltre anche un’efficace forma di medicina preventiva, perché i controlli a cui viene sottoposto il sangue raccolto permettono di individuare la presenza di virus o di valori ematochimici, che possono rivelare eventuali malattie della persona. Tra l’altro la stessa azione di donare comporta una presa di coscienza dell’individuo, che è stimolato a mantenere un corretto stile di vita. La donazione di sangue, quindi, vale il doppio: salva la vita a chi lo riceve e mantiene sano il donatore”.
All’evento era presente anche la direttrice sanitaria dell’ospedale VersiliaLisanna Baroncelli, che ha evidenziato l’importanza del gesto di donare e della diffusione tra la popolazione, grazie anche a eventi come quello odierno, della cultura della donazione.
“Grazie alle associazioni di volontariato – ha anche detto la dottoressa Baroncelli – che concorrono a creare tutto il patrimonio di sangue reale che il nostro ospedale valorizza grazie al lavoro del Centro trasfusionale, contribuendo anche alle esigenze aziendali e regionali.
Il buon funzionamento di servizi trasversali come questo, che rappresentano un punto di riferimento fondamentale ad esempio per strutture come l’oncoematologia, consente di dare un’impronta a tutto l’ospedale. Da qui anche decisioni come quella di installare proprio al Versilia la piattaforma robotica Da Vinci. Le associazioni contribuiscono fortemente alla qualità del nostro lavoro e le ringrazio per la loro costante presenza, con l’auspicio che questa partnership si possa rafforzare ulteriormente”.
Per qualsiasi informazione sulla donazione, chiunque può rivolgersi alle associazioni di donatori di sangue o chiamare il centro trasfusionale del Versilia al numero 0584.6055275.
Chi può donare?Donatore può essere chiunque, uomo o donna, di età compresa tra i 18 e i 65 anni in condizioni di buona salute e con un peso superiore ai 50 chilogrammi. Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto alla giornata di riposo retribuita. Chi dona per la prima volta (aspirante donatore) può farlo esclusivamente dopo aver effettuato un colloquio preventivo con i medici ed esami di controllo pre-donazione. La cosiddetta donazione differita ha lo scopo di aumentare la sicurezza trasfusionale per i pazienti e tutelare la salute del cittadino.
Sul sito della Azienda USL Toscana nord ovest nella sezione Come fare per sono riportate le risposte alle domande più frequenti sull’argomento, indicazioni sul centro trasfusionale più vicino e come poter prenotare la propria donazione.