È nato il comitato per i 100 anni della prima rappresentazione della Turandot

Programmi ambiziosi: è composto da Fondazione Festival Pucciniano, Amici del Pucciniano e Fondazione Simonetta Puccini
Oggi davanti al notaio Lucia Mastomarino di Viareggio la Fondazione Festival Pucciniano rappresentata dal suo presidente Fabrizio Miracolo, Amici del Festival Pucciniano rappresentati dalla sua presidente Eva Fabbri e la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini rappresentata dal suo presidente Giovanni Godi hanno costituito il Comitato per i 100 anni della prima rappresentazione scenica di Turandot.
Il comitato ha lo scopo di promuovere eventi commemorativi, concerti, rappresentazioni teatrali, conferenze e pubblicazioni che celebrino il centenario della prima rappresentazione scenica di Turandot; coordinare attività culturali e accademiche volte a far conoscere le diverse interpretazioni della storia di Turandot, dalle origini fino alla versione di Puccini; favorire la collaborazione tra istituzioni culturali, teatri, università e centri di ricerca a livello internazionale per approfondire lo studio dell’opera e del suo contesto storico-artistico.
Terminate le pratiche, il presidente Giovanni Godi della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini ha commentato con profonda convinzione: “La costituzione di questo comitato rappresenta un momento storico per la conservazione e promozione dell’eredità artistica di Giacomo Puccini. Turandot non è semplicemente un’opera incompiuta, ma l’ultimo atto creativo di un genio che ha rivoluzionato il melodramma. Come custodi della memoria e della casa del Maestro, abbiamo il dovere di garantire che il centenario sia celebrato con il rigore storico e la passione artistica che merita. Questo comitato unisce le principali istituzioni pucciniane in un progetto che porterà nuova luce su quest’opera straordinaria, rispettando l’autenticità della visione del compositore.”
Dal canto suo la presidente degli Amici del Festival Pucciniano Eva Fabbri sottolinea che appena informata dell’iniziativa tutti i membri della sua associazione si sono subito resi disponibili per portare avanti questo progetto con il massimo entusiasmo per celebrare il ,aestro nel luogo dove ha composto la maggior parte delle sue opere, vissuto la maggior parte della sua vita ed ora riposano le sue spoglie: “Questo comitato ci dà l’opportunità di poter fattivamente restituire qualcosa indietro al maestro e questo ci rende orgogliosi“.
Infine il presidente della Fondazione Festival Pucciniano Fabrizio Miracolo commenta entusiasta: “Appena avuta l’idea ci siamo subito lanciati insieme al direttore artistico del Festival Puccini Angelo Taddeo nel contattare i più importanti teatri al mondo per coinvolgerli nel comitato con un progetto per il 2026 che vedrà i loro talenti più bravi provenienti direttamente dalle loro accademie protagonisti al 72esimo Festival Puccini con delle messe in scena di Turandot con due finali diversi. Non voglio ancora anticipare molto ma vi posso dire che i teatri contattati includono il Met di New York, la Royal Opera House di Londra, l’Opéra de Paris, il Real di Madrid, e la Deutsche Opera di Berlino per menzionarne alcuni e vi posso dire che anche se il progetto è partito da poco in molti hanno già dato la loro disponibilità, ci attende davvero un grande 2026, allacciatevi le cinture”,