Presentato a Pietrasanta il podcast su Liberazione e Resistenza ‘Non ha fatto cose buone’




È prodotto da Modisfera su iniziativa di Anpi – sezione Gino Lombardi Versilia con il contributo della Regione Toscana
Ieri (26 aprile) si è tenuto alla Croce Verde di Pietrasanta l’evento È sempre 25 aprile – Storie partigiane della Versilia e Oltre. Un incontro sulla memoria della cultura partigiana, naturale proseguimento delle celebrazioni per l’80esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo che hanno animato il centro di Pietrasanta il giorno precedente.
Dopo i saluti da parte del padrone di casa, il presidente della Croce Verde di Pietrasanta Gabriele Dalle Luche, la parola è passata a Giovanni Cipollini, presidente dell’ Anpi sezione Gino Lombardi Versilia che ha subito voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa per la salvaguardia della memoria e la volontà da parte della sezione locale dell’Anpi di voler dare pubblico risalto alla medaglia d’argento al merito civile, che Pietrasanta ha ottenuto nel 2018: “Una doverosa cerimonia per il Comune di Pietrasanta è un giusto riconoscimento per onorare fino in fondo i caduti della lotta partigiana. Abbiamo qui in sala i parenti di partigiani che con il loro estremo sacrificio hanno contribuito alla lotta contro il nazifascismo, penso a Ivo Biagi, nome di battaglia Norge, morto a Savona, o a Torquato Venturini, che venne fucilato a La Spezia. I loro gesti significativi non devono cadere nell’oblio, quindi è doveroso organizzare una cerimonia ufficiale, magari in occasione del 29 settembre (data storica per il comune versiliese che nel 1513, proprio in quel giorno, passò sotto il dominio mediceo), per dare il giusto risalto a un riconoscimento che per troppo tempo è passato sotto silenzio”.
Onorare la memoria attraverso i moderni mezzi di informazione: questo è stato il compito dell’agenzia di comunicazione Capo Verso, che si è occupata della produzione di Non ha fatto cose buone, il podcast realizzato su iniziativa di Anpi Sezione Gino Lombardi Versilia, con il contributo della Regione Toscana, uscito da poco sulle principali piattaforme di ascolto. “Non ha fatto cose buone – spiega Alessandro Bientinesi, produttore esecutivo del podcast – ha realizzato già cinquecento ascolti ed è uscito su Spotify e sulle altre piattaforme di ascolto solo ieri nella sua completezza. In questo lavoro noi abbiamo ribaltato la prospettiva: invece di raccontare gli anni della Resistenza e della lotta al nazifascismo dal punto di vista dei partigiani, che pure compaiono nel podcast come lo stesso Gino Lombardi, abbiamo basato il racconto partendo dal diario di uno squadrista toscano, Mario Piazzesi, capo della provincia di Lucca per la Repubblica Sociale fino a maggio 1944 e in precedenza segretario federale del partito fascista, sempre a Lucca. Abbiamo studiato le sue memorie, lo abbiamo interpretato, siamo entrati nella mente di un fascista, un criminale, un assassino che poi è uscito impunito dalle varie condanne che ha ricevuto dopo la fine della guerra. Per questo abbiamo scelto come titolo Non ha fatto cose buone, prendendo spunto da una famosa frase fin troppo utilizzata anche oggi che sostiene come Mussolini abbia fatto anche cose buone”.
Dopo l’ascolto di alcuni estratti del podcast la parola è poi andata a Filippo Antonini, autore del libro Breve Storia della Resistenza in Versilia. L’autore si è soffermato sul significato del suo lavoro: “È un libro di ottanta pagine, una sorta di Bignami che vuole tradurre i valori della Resistenza nella quotidianità, visto che sono venuti a mancare i partigiani, un modo per far sì che questi ideali siano vivi. L’intento del mio lavoro è stato quello di far luce su due aspetti: molti dei partigiani e patrioti che hanno partecipato alla Resistenza non vennero riconosciuti come tali, perché la commissione fiorentina istituita per conferire tali riconoscimenti considerò prevalentemente i fatti dal punto di vista militare. Tralasciando l’importanza delle staffette, il ruolo delle donne, gli aspetti logistici e di informazione che la popolazione civile utilizzò contro l’esercito tedesco, a quel tempo il più potente del mondo. Io ribadisco l’importanza dell’unitarietà della Resistenza, quella fatta anche dalle donne, dagli sfollati, dagli internati militari, da chi ha resistito nei campi di sterminio. La Resistenza non va spezzettata. L’altra critica riguarda il fatto che si è perso il valore della lotta armata della Resistenza. Spesso si dice che fu un moto spontaneo, in realtà ha avuto una gestazione lunga, partita addirittura delle giornate rosse del 1920”.
Dopo gli interventi la parola è passata al pubblico che ha affollato la Sala Tosi della Croce Verde, con molte persone che hanno voluto lasciare la propria testimonianza sulla Resistenza e sulla memoria dei partigiani.
Non ha fatto cose buone è fruibile gratuitamente sulle principali piattaforme di ascolto (Spotify, Apple Podcasts, Spreaker).
Non ha fatto cose buone è un podcast di Capo Verso prodotto da Modisfera su iniziativa di Anpi – sezione Gino Lombardi Versilia, con il contributo della Regione Toscana
Autore: Luca D’Alessandro. Cura editoriale: Alessandro Bientinesi. Voci: Anna Dainelli e Andrea Volpi. In redazione: Eva Bertolacci. Sigla, supervisione del suono e della musica e montaggio: Daniele Cocchi
Ufficio Stampa Capo Verso – ufficiostampa@capoverso.info
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